Le premesse per il successo della prima edizione di Bici Academy c’erano tutte infatti, quando pochi giorni prima della due giorni abbiamo saputo che erano attesi 600 partecipanti e Ancma aveva dovuto fermare le iscrizioni i numeri parlavano chiaro.

Patrocinata e organizzata in modo attivo insieme a 12 aziende, Vittoria, AMG, Bianchi, Bosch, Campagnolo, Focus Italia Group, Giant, Mandelli, Santini, Scott, Shimano, Selle Royal, Bici Academy ha visto riuniti per la prima volta operatori del settore differenti e provenienti da tutta Italia. Ogni azienda aveva naturalmente fatto delle operazioni specifiche con agenti e dealer per la partecipazione a Rimini ma non vigevano obblighi. Insomma, in modo nuovo e innovativo per il nostro paese aziende unite e dealer che hanno fatto una sorte di “massa critica” su alcuni temi.

Nel corso della due giorni sono stati 14 i workshop organizzati e la partecipazione a 12 su 14 ha dato la possibilità di un attestato di partecipazione, una sorta di certificato che fa parte del progetto, di più ampio respiro, del registro italiano dei dealer di ciclismo. Ma non è finita qui infatti, uno degli aspetti più interessanti della convention è stata la partecipazioni unitaria di uomini d’azienda e dealer insieme che in gruppo unito si spostavano da un’aula all’altra.

Un po’ di numeri
La presenza delle aziende, come abbiamo detto 12 anche se abbiamo visto rappresentanti di altri brand a Rimini per seguire l’iniziativa, ha visto coinvolti per esempio 70 persone da parte di Scott, più di 10 da parte di Focus o anche il 20% dei dealer italiani per Bianchi… Insomma una presenza gradita che fa capire come, per fortuna o anche per preoccupazione, i negozianti hanno deciso di non dormire sugli allori.

Più che contento Piero Nigrelli, direttore del settore ciclo ci Ancma, che non credeva probabilmente a inizio del progetto in un successo di questo tipo :“Finalmente i negozianti e tutti hanno capito che bisogna darsi da fare e cambiare se si vuole sopravvivere. Il mondo cambia, il settore della bici sta cambiando e i negoziati che si scontrano con realtà difficili si devono adeguare.”

Il tema trattato da PierFrancesco Calliari, direttore generale Ancma, sono stati i social network

Gli appuntamenti dei corsi, scanditi da una campanella come a scuola, erano diversi. Si andava da temi tecnici come il carbonio, la banca o l’evoluzione dell’eBike a incontri sulla giusta posizione del punto vendita, la necessità o meno dell’e-commerce, la funzione e l’aiuto dei social network, le fasi di vendita, il cliente difficile…. Naturalmente si è tratto in molti casi di pillole visto il poso tempo a disposizione ma l’obiettivo di suscitare domande e ciriosità meriterà una seconda puntata.
Nel complesso abbiamo percepito molto attenzione, e magari qualche corso ha avuto più successo di altri, ma domande pertinenti e numerose stanno a significare che forse il mondo dei dealer bici non sta dormendo un sonno profondo.

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