Il Giro è giunto alla sua centesima edizione. Una ricorrenza importante, anzi, importantissima e che spinge l’organizzazione a guardare al futuro. L’attenzione mediatica per la corsa rosa è alta, ma guardando i fatturati pubblicitari di altre manifestazioni analoghe, come ad esempio il Tour de France, pare ci siano ancora ingenti margini di crescita. Per questo si cerca di capire come far crescere ancora quello che è un evento attesissimo in Italia e in tutto il mondo. Il Giro si conferma la corsa a tappe più importante del mondo superata solo dalla kermesse parigina. La gara francese sembra proprio non avere nulla da invidiare a quella italiana se parliamo di spettacolarità e percorso. Forse i problemi sono più di immagine e di marketing, ma su questo si può lavorare.

Il futuro in crescita si basa sull’esposizione mediatica

Per programmare un futuro in crescita occorre però gettare solide basi e partire da una grande e sicura esposizione mediatica sembra essere la prima tappa. La più importante. Per questo l’organizzazione ha firmato un biennale con la RAI, con opzione anche per il 2019 e 2020. Lo ha annunciato oggi a Roma, presentando l’accordo e il palinsesto messo a punto per l’edizione numero 100 della corsa, il direttore generale di viale Mazzini, Antonio Campo dall’Orto. “Siamo molto felici che sarà il servizio pubblico a portare nelle case degli italiani il Giro d’Italia, uno dei momenti sportivi più importanti del nostro Paese”, ha detto Campo Dall’Orto. “Per il Giro 100 abbiamo cercato l’eccellenza tecnica e qualitativa. Non potevamo trovare partner migliore della Rai, da sempre al fianco del Giro d’Italia”, ha aggiunto Urbano Cairo, presidente e a.d. di RCS MediaGroup.

Il contratto con la RAI e l’aumento dei ricavi pubblicitari

La Rai spenderà dunque più del doppio rispetto al precedente contratto (del valore annuale di 5 milioni di euro) per trasmettere la corsa ciclistica e conta di recuperare l’investimento messo in campo incrementando i ricavi pubblicitari. “Andremo a più che duplicarli sicuramente, l’obiettivo infatti è quasi triplicarli. I diritti saranno valorizzati con un’offerta senza precedenti: la copertura del Giro passerà da 148 a 247 ore complessive. Sulla sola tv generalista le ore saranno più di 100 contro le 64 del passato”, ha spiegato ancora il direttore generale. Rai2 sarà per la prima volta la rete capofila ma la corsa sarà coperta anche da Rai Sport, da Radio 1 e Radio 2, così come da Rai Storia, che racconterà il centenario del Giro, senza dimenticare l’apporto dei mezzi digital di viale Mazzini con simulcast, rubriche accessorie, interviste e highlighs su un sito dedicato e rinnovato.

Fonte: www.engage.it

www.giroditalia.it