
Le donne entrano nell’Associazione dei Corridori Professionisti: una sezione femminile, infatti, è stata istituita in seguito all’incontro del Comitato Direttivo del CPA a Parigi, nei giorni successivi all’arrivo e termine del Tour de France.
Si tratta di un’importante conquista per le cicliste professioniste che dimostrano grande tenacia e determinazione e non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi. Sarà un’italiana Alessandra Cappellotto, ex professionista e campionessa del mondo su strada, la responsabile della sezione femminile del CPA: “Le cicliste hanno bisogno di supporto per vedere riconosciuti i loro diritti essenziali in fatto di assicurazioni, sicurezza, contratti di lavoro, pensioni – ha commentato la neo-responsabile Cappellotto – C’è tanto lavoro da fare e noi crediamo che, attraverso il CPA, sarà più facile raggiungere i nostri obiettivi e dare al ciclismo femminile il futuro che merita”.
Tanto interesse anche da parte del mondo maschile, in primi il presidente del CPA Gianni Bugno, il quale ha appoggiato fin subito l’idea che il CPA potesse aiutare concretamente le atlete e ha sollecitato i membri delle varie nazioni a fornire tutto il supporto necessario con le cicliste dei loro rispettivi paesi.
“Ritengo che il nostro modello “federativo” sia la migliore soluzione per raccogliere le esigenze territoriali e portarle a livello istituzionale, attraverso il CPA, come avviene anche per gli atleti uomini – ha commentato Bugno in seguito alla storica decisione – Ci siamo resi conto che sono gli stessi corridori professionisti a voler un ciclismo migliore per le loro colleghe e noi faremo tutto il possibile per ottenerlo”.
Per la foto che rappresenta la prima tappa del Giro Rosa 2017 ad Aquileia si ringrazia Carlo Ottolina di Ciclismo in Rosa.