
Si è svolta ieri, 30 novembre, la cerimonia che ha consacrato i nuovi Cavalieri del Lavoro. Tra loro anche Laura Colnaghi Calissoni, presidente del Gruppo Carvico.
Il 30 novembre alle ore 11 nelle storiche sale del Palazzo del Quirinale si è svolta l’annuale Cerimonia di consegna delle onorificenze “Al Merito del Lavoro” ai Cavalieri del Lavoro nominati il 2 giugno 2017.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato le insegne ai nuovi Cavalieri del Lavoro e gli attestati ai nuovi Alfieri del Lavoro e tra le quattro donne insignite della prestigiosa onorificenza c’è anche Laura Colnaghi Calissoni (nella foto della cerimonia di fianco al Presidente della Repubblica), la donna che presiede uno dei gruppi tessili italiani più importanti al mondo: Carvico.
Moglie del fondatore dell’azienda Giuseppe Colnaghi, dal 2005, dopo la prematura scomparsa del marito, Laura Colnaghi Calissoni è a capo del Gruppo leader nella produzione di tessuti indemagliabili elasticizzati e a maglia circolare per sportswear, beachwear e underwear che, nell’ultimo decennio, ha consolidato la sua presenza internazionale con l’apertura di altre sedi commerciali in Cina e Stati Uniti e di uno stabilimento produttivo in Vietnam per i mercati del sud-est asiatico, portando a ben 900 il numero dei propri dipendenti.
Ed è proprio a loro e a tutti i suoi stretti collaboratori che il giugno scorso, appena ricevuta la comunicazione ufficiale che tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro c’era anche il suo nome, ha rivolto il suo primo pensiero, ringraziandoli per il prezioso lavoro svolto in questi anni e che ha reso tutto ciò possibile.
L’Onorificenza di Cavaliere del Lavoro
Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica a imprenditori italiani, che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa.
I requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza sono l’aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, e l’aver contribuito in modo rilevante attraverso l’attività d’impresa, alla crescita economica, allo sviluppo sociale e all’innovazione.