
“Oggi si celebra soprattutto un fatto culturale: lo Stato assume pienamente la pianificazione della mobilità ciclistica, insieme alle Regioni. Esattamente come il sistema autostradale o il sistema ferroviario, con questa legge la ciclabilità fa parte di una strategia di mobilità che diventa prioritaria nei centri urbani e per lo sviluppo del turismo nel nostro Paese”. (Graziano Delrio)
Il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio ha partecipato alla seconda edizione del Bikeconomy Forum, svoltosi a Roma il 17 novembre. Per l’occasione ha preso parola in merito alla nuova legge sulla ciclabilità, approvata lo scorso 14 novembre dalla Camera e ora sottoposta al vaglio del Senato.
Il Forum: Cycling the Smart Cities
Ideato dalla Fondazione Manlio Masi in collaborazione con Bicitaly, il Forum ha messo a confronto, per il secondo anno consecutivo, gli attori di uno dei segmenti più attivi e in crescita della moderna economia compatibile, quella legata alla bicicletta e alle filiere che ha aperto, dall’industria alle infrastrutture, dalla salute, all’ambiente, alla tecnologia, per un giro di affari che, in tutta Europa, ha superato i 500 miliardi di euro. Aumentando l’utilizzo della bicicletta e di eBike fino all’11% del totale dei trasporti mondiali entro il 2030 e fino al 14% entro il 2050, si potrebbero risparmiare nel mondo circa 24 trilioni di dollari in carburante, emissioni di anidride carbonica e costi diretti dei mezzi di trasporto (fonte: Sustainable Mobility for All ). Un fenomeno attualissimo anche in Italia, dove crescono gli appassionati nonché gli utenti del Bikesharing, per un’affermazione che l’organizzazione ha voluto sottolineare nel titolo dato al Forum di quest’anno, Cycling the Smart Cities, per far rilevare la necessità che le nuove pianificazioni urbane e la loro mobilità non possano prescindere da questa nuova organizzazione sociale ed economica da sviluppare attorno alla bici. Entro il 2030 il 75% del PIL mondiale sarà prodotto da 30/40 megalopoli. La bikeconomy potrà svolgere un ruolo decisivo sulla qualità della vita di questi agglomerati urbani.
I relatori
Oltre al già citato Ministro Delrio che ha commentato la nuova legge sulla ciclabilità. Il forum ha visto interagire, in un intensa giornata di lavori (dalle 9,30 alle 17,30), i principali attori del fenomeno, tra cui, Hugh Brusher, event director di Ride London, la manifestazione, massima espressione della rivoluzione nella mobilità ciclistica con 8 milioni di sterline di investimento pianificati della capitale inglese. Paolo Pileri, responsabile del Progetto “VEnTO”, la dorsale cicloturistica più lunga d’Europa, 679 km che legano Venezia a Torino lungo il fiume Po.

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Paolo Ruffino e Kees van Ommeren, consulenti della Provincia di Amsterdam per la progettazione di una nuova autostrada delle bici tra Hoofddorp ad Aalsmeer, del valore di 15 milioni di euro (l’Olanda è un Paese poco più grande del Piemonte, che dagli anni ’70 ha costruito oltre 16 mila chilometri di piste ciclabili – come andare e tornare dalla Nuova Zelanda, ndr). E ancora Ernesto Somma, capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo economico; Paolo Gandolfi, consigliere del Ministro alle Infrastrutture; Roberto Sgalla, direttore dei reparti speciali della Polizia di Stato; Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, Paolo D’Alessio, commissario straordinario dell’Istituto per il Credito Sportivo, Lamberto Mancini, direttore Generale Touring Club Italiano, Ludovica Casellati, direttore viagginbici.com; Mauro Casotto, direttore di Trentino Sviluppo e le testimonianze imprenditoriali della Regione: dalla consolidata Fantic alle startup SuperNova Vehicle, Moovers e Gioco Solution.
Da sottolineare, infine, anche la presenza di tre campioni senza tempo del ciclismo: Francesco Moser, Paolo Savoldelli e Davide Cassani in un interessante dialogo sul rapporto testimonial/affermazione della Bikeconomy.
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