
La divisione Fabrics di W. L. Gore & Associates ha orgogliosamente annunciato in occasione della fiera OutDoor di aver raggiunto la prima tappa fondamentale del suo percorso verso l’obiettivo di eliminare, entro il 2020, i PFC nocivi per l’ambiente (PFCEC) dal ciclo di vita della stragrande maggioranza dei tessuti dei suoi prodotti al consumo. Questo ambizioso obiettivo era stato annunciato a febbraio 2017 (www.gore-tex.com/pfcgoal). Presso il suo stand (A1, 302), Gore ha presentato una gamma di giacche a 2 strati in Gore-Tex, realizzate da clienti quali, tra gli altri, Berghaus, Haglöfs e Marmot, che hanno impiegato per la prima volta un trattamento DWR (Durable Water Repellent) senza PFCEC.
Recycle
Inoltre, le giacche per l’outdoor in mostra presso lo stand rappresentano un ulteriore passo avanti dell’impegno di Gore per ridurre l’impatto ambientale dei suoi prodotti: infatti i capi sono tutti realizzati con i laminati Gore che utilizzano tessuti esterni in materiale riciclato contribuendo così a ridurre la quantità di rifiuti plastici. Il tessuto in nylon riciclato di Gore al momento deriva dagli scarti industriali (quindi pre-utilizzo del consumatore finale) , mentre il poliestere riciclato da bottiglie di PET usate.
Bernhard Kiehl, Gore Fabrics Sustainability Leader, ha dichiarato:
“Le giacche in Gore-Tex in mostra presso il nostro stand presentano un trattamento DWR senza PFCEC e tessuti esterni realizzati con materiali riciclati. Il feedback positivo ricevuto sui nostri prodotti innovativi ci spinge a lavorare ancora più sodoper realizzare prodotti adatti a ogni utilizzo che offrano la combinazione ideale tra prestazioni, durata e basso impatto ambientale”.
Sebbene l’attuale collezione di prodotti Gore Fabrics per la stagione Autunno/Inverno 2018 presenti più di una dozzina di laminati Gore-Tex realizzati con tessuti esterni da materiali riciclati, questo numero dovrebbe quasi triplicare entro la stagione A/I 2019 raggiungendo così circa il 10% dell’offerta totale al consumatore.
La tintura ora è più eco
Per la stagione A/I 2019 vi è in serbo un’altra novità: dei tessuti esterni tinti in massa, un’alternativa alla scelta di laminati che andrà ad arricchire la collezione della stagione A/I 2019.
La tintura in massa è una tecnologia per la tintura di singoli trefoli di filati che, rispetto ai processi convenzionali, consente di risparmiare fino al 60% di acqua e ridurre le emissioni di CO2. I coloranti vengono mescolati con i granuli di nylon o poliestere prima della filatura. Il filato che ne deriva è colorato in modo permanente e in profondità e pronto per essere tessuto. Gore Fabrics ha inoltre sviluppato un nuovo backer in tessuto che unisce i vantaggi della tintura in massa e i materiali riciclati, offrendo ai partner del marchio GORE-TEX, a partire dal 2019, un’ulteriore gamma di 18 laminati tinti in massa.
Thomas Kiebler, Application Engineer Leader di Gore Fabrics, ha dichiarato:
“Cerchiamo di aumentare la nostra quota di prodotti tessili tinti in massa perché presenta due straordinari vantaggi: riduce il nostro impatto ambientale e una stabilità cromatica superiore alla luce con colori più brillanti più a lungo. E i nostri studi sull’analisi del ciclo di vita mostrano come utilizzare i capi più a lungo è il modo migliore per ridurre il loro impatto sull’ambiente”.
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