
Victor Campenaerts è il nuovo detentore del record dell’ora, infrange il muro dei 55 km andando a battere il precedente record di Sir. Bradley Wiggins di ben 614 metri.
L’atleta Blega ha fortemente cercato questo risultato, la sua performance scaturisce da una pianificazione e un attenzione ai dettagli in cui scienza e determinazione si sono intrecciati fino a portarlo ad essere il primo uomo a percorrere più di 55 km in un ora in sella a una bici.
Dalla Namibia al Record
La Namibia non è certo la meta più ricercata dai ciclisti, ma, citando Michael Phelps :” Se vuoi qualcosa che gli altri non hanno, devi fare qualcosa che gli altri non fanno”. Così Victor ha deciso di partire per la nazione Sud Africana, naturalmente scelta non dettata dallo spirito d’avventura ma da una ben più solida base scientifica.
Geograficamente la Namibia è posizionata sullo stesso fuso orario del Belgio, questo il primo vantaggio, non è stato necessario un adattamento ad un nuovo orario e un conseguente riassestamento dei ritmi circadiani. Secondariamente lo stato Africano offre delle caratteristiche molto simili al luogo dove si è concretizzata l’impresa. Posizionata a 1730 m, offre delle condizioni perfettamente sovrapponibili a quelle di Aguascalientes in Mexico, dove a 1800 m è situato il velodromo in cui è crollato il muro dei 55 km.
Questo ha consentito all’atleta Belga di allenarsi in condizioni ottimali, riuscendo a portare i suoi valori ematici a livelli utili per performare ad alta quota, dove si ha si il vantaggio di una minor resistenza all’aria, ma si ha minor presenza di ossigeno.
Il proiettile che ha abbattuto il muro
La cura del dettaglio aerodinamico è stata fondamentale per raggiungere questo risultato. Diverse le posizioni testate che, alla fine del processo di studio, hanno portato a un incremento prestazionale ben del 5%. Interessante l’utilizzo di un casco privo di visiera che si è rivelato più efficacie rispetto a uno tradizionale.
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