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A partire dal 30 di novembre, in seguito allo screening di massa che ha avuto luogo negli scorsi giorni, il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige Arno Kompatscher ha dichiarato l’intenzione di revocare il lockdown totale, che andava oltre le misure previste per le zone rosse. Resta comunque la situazione di emergenza.

La scelta è la conseguenza del successo dello screening di massa. Più di 350mila persone hanno effettuato il tampone rapido e più di 3.300 positivi sono stati in questo modo individuati e immediatamente isolati. Sarà proprio questo isolamento che, secondo la Provincia, porterà nei prossimi 10 giorni a un ulteriore calo dei nuovi positivi.

Cosa cambia dal 30 novembre – Riaprono tutti i negozi al dettaglio, si svolgeranno regolarmente i mercati, riapriranno anche parrucchieri ed estetisti. Riprenderà la didattica in presenza per la prima media. Il 4 dicembre apriranno tutte le scuole medie, come anche bar e ristoranti.

Ricordiamo che, come avevamo già annunciato, lo scorso 2 novembre lo stesso presidente aveva annunciato alla popolazione l’inasprimento delle misure di sicurezza per la sua zona di competenza, trasformandola in zona rossa con lockdown totale in data 8 novembre con la firma della nuova ordinanza numero 68. Una stretta ulteriore, quella definita da questa ordinanza, che bypassava la decisione del governo e suggerita dal quadro del contagio delineato dall’Asl, che la inseriva nello scenario più grave (livello 4), ma anche decisa per allinearsi alle normative più stringenti di Germania e Austria.
La stretta definiva la chiusura della gran parte dei servizi commerciali (anche quelli di articoli per il tempo libero, compresi quelli che si trovano all’interno dei centri commerciali), di bar e ristoranti, dei servizi alla persona come parrucchieri ed estetisti, degli asili e la didattica a distanza per ogni scuola di ordine e grado. Oltre a ciò, la nuova ordinanza provinciale permetteva di svolgere attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale, mentre l’attività motoria era consentita in prossimità della propria abitazione.
In merito alla questione negozi, per avere un quadro della situazione, avevamo intervistato anche Günther Acherer, titolare di Panorama Diffusion.