
L’azienda di Asolo è stata sempre tra i protagonisti dell’evoluzione delle selle da ciclismo. Oggi Selle Italia guarda al futuro con una previsione di crescita del 40% grazie anche all’introduzione di Green-Tech, un processo produttivo messo a punto dal suo presidente e che consente di ottenere prodotti a basso impatto ambientale, ecosostenibili, veloci da produrre e a costi concorrenziali.
Il “bike boom” che stiamo vivendo nel comparto del ciclismo racconta di un successo planetario che il mondo della bicicletta sta vivendo. In questo scenario il vecchio continente gioca un ruolo importante, tanto che Conebi, la Confederazione Europea dell’industria ciclistica ha valutato in oltre 20 milioni le biciclette vendute lo scorso anno in EU, con una previsione di 25 milioni di pezzi nel 2025. Una crescita esponenziale che va di pari passo con quella della produzione, dove l’Italia gioca da sempre un ruolo da prim’attore.
Ed è proprio l’industria ciclistica del Bel Paese che risponde a questa crescita della domanda con alcune case studies di innovazione e sviluppo ecosostenibile, come quella lanciata da Selle Italia con il nome di Green-Tech, un processo produttivo che consente di ottenere prodotti con indiscutibili vantaggi: basso impatto ambientale, totalmente ecosostenibili, riduzione dei tempi di lavorazione (quindi abbassamento del time to market) e a costi concorrenziali.
La priorità di Selle Italia? L’innovazione!
Il brand di Asolo, ha da sempre caratterizzato la sua storia con la ricerca verso prodotti nuovi: dai laboratori di ricerca e sviluppo di Selle Italia sono usciti prodotti negli anni 70 con il gel all’interno dell’imbottitura, seguiti da rail (il telaio del sellino) in titanio, così come il Suspension Link Movement e l’AirCross Technology a due differenti layers (strato interno, soffice, che assicura comfort unito allo strato esterno, impermeabile, per ottenere protezione). Il sistema idmatch invece consente di allineare perfettamente la morfologia del fisico dell’atleta con le caratteristiche delle attrezzature che utilizza, definendo persino la taglia della sella da adottare.
«La nuova tecnologia Green-Tech nasce sul solco di tutte le precedenti innovazioni che abbiamo sviluppato in azienda a partire dagli anni 60 – commenta Giuseppe Bigolin, presidente di Selle Italia – e con questa soluzione brevettata a livello mondiale, ci poniamo in una posizione di assoluto vantaggio rispetto ai nostri competitor, sia sul fronte della qualità del prodotto finale che sul lato ecosostenibilità interamente made in Italy».
Ma non sarà sufficiente una produzione “casalinga” per vincere le sfide del futuro, perché l’innovazione di prodotto sarà la carta vincente, come lo è stata dal dopo guerra ad oggi, per l’industria di casa nostra: Selle Italia investe oltre un milione di euro in ricerca e sviluppo, una quota importante superiore al 5% del fatturato. La tecnologia Green-Tech, per esempio, consentirà a Selle Italia di ottimizzare il processo produttivo, avvicinandolo a quelli di scala industriale, e di sviluppare prodotti in grado di rispondere alle richieste sia del mercato OEM (l’azienda di Asolo è fornitrice di numerosi brand come Canyon, KTM, Wilier-Triestina e molti altri…) come della rete ’After Market’ che permetterà al ciclista appassionato di acquistare per la propria bici un prodotto di qualità a 100% Made in Italy e 100% sostenibile per l’ambiente.
Il successo dell’azienda è planetario
Se da una parte l’innovazione del prodotto resta protagonista nella crescita dell’azienda, dall’altra Selle Italia ha avviato da tempo un processo di digitalizzazione aziendale: dal sito internet in sette lingue con l’avvio di proposte e-commerce dirette in USA e Spagna, alla crescita organica dei canali social, passando per una strategia commerciale e di marketing che ha puntato sulla multicanalità (grazie anche agli accordi commerciali con numerosi e-retailers di settore e non, come Amazon, Wiggle/Chain Reaction Cycles, ProbikeShop, Futurm Shop, ecc.).
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