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Buone notizie all’orizzonte per i produttori di eBike, S-Pedelec e per tutti i veicoli elettrici. Finalmente (si spera) si potrà fare un po’ di chiarezza legislativa e si potrà avere un più corretto inquadramento legislativo per questi veicoli. Infatti, la Commissione Europea ha riconosciuto che la Direttiva Macchine , in atto per garantire un livello di sicurezza comune per le macchine immesse sul mercato europeo, non è necessariamente adatta ai veicoli elettrici leggeri. Questo deriva dal recente report del Transport Research Laboratory di separare i cicli a pedalata assistita (Epacs) dalle norme di omologazione, il riconoscimento pesa ulteriormente sulla necessità di creare quadri su misura per il segmento della mobilità in continua evoluzione.

L’organizzazione della campagna dell’UE Leva-EU, che ritiene che l’attuale quadro stia frenando il potenziale di segmenti come l’eCargo (e le S-Pedelecs), ha accolto con favore il riconoscimento da parte della CE e ora chiede che la nuova legislazione sia redatta senza indugio, sbloccando il potenziale delle nuove forme di mobilità leggera. La manager di Leva-EU Annick Roetynck ha dichiarato: “Dal giorno in cui è stata fondata l’associazione ha sostenuto che sia la Direttiva Macchine che il Regolamento 168/2013 sono inadatti e imprecisi per essere utilizzati per inquadrare i veicoli elettrici leggeri. Transport Research Laboratory ha chiaramente accolto gli argomenti di Leva-EU, che sono stati presentati come proposte allo studio. Ci sembra che, data l’urgenza della crisi climatica, non si debba sprecare altro tempo per rimuovere i colli di bottiglia legali per sbloccare il potenziale di mercato dei veicoli elettrici leggeri“.

Leva-EU aveva precedentemente proposto di eliminare i LEV fino a 50 km/h sia dal Regolamento 168/2013 che dalla Direttiva Macchine, proponendo di sviluppare un nuovo regolamento orizzontale sui veicoli, che potrebbe essere integrato con norme armonizzate e, se necessario, prevedendo l’omologazione per alcuni tipi di veicoli. Si raccomanda però che qualunque siano le modifiche apportate alle normative sui veicoli elettrici, lo stato legislativo dell’eBike continui a rimanere allineato a quello di una bicicletta. Allo stato attuale, le bici elettriche fino a 25km / he 250W sono escluse dall’omologazione. Nel frattempo, le s-Pedelec veloci e le bici da carico elettriche con una potenza superiore a 250 W la necessitano. La crescita del segmento delle eCargo , si ritiene abbia un alto potenziale fino a rivoluzionare la logistica, ma molti sostengono che la legislazione che disciplina gli standard di costruzione potrebbe essere migliorata per sbloccare ulteriormente il loro potenziale.

Lo studio ha anche affermato che, se fosse necessario regolare la potenza massima del motore, questo dovrebbe essere fatto a un livello che non scoraggia lo sviluppo di nuove configurazioni di veicoli (1.000 W). Ha affermato che qualsiasi nuova proposta dovrebbe “garantire che i regolamenti non soffochino lo sviluppo del settore delle bici da carico“.

Fonte: cyclingindustry.news

Foto: Riese & Müller