
Nel corso del primo dei tre giorni complessivi di Performance Days, si è svolto il webinar “Performance products: kickoff summer 2023” riguardante le novità in materiali di tessuti dell’estate 2023 e gli aggiornamenti sulle collezioni invernali 22/23 per abbigliamento e accessori sportivi. È stato moderato da Alexa Dehmel, con oltre 30 anni di esperienza e competenza nel mondo della moda, del design e della consulenza. Un accenno finale è stato riservato anche al premio Performance Award vinto dalla membrana SlickrB e dal suo “collega” Eco assegnato a 2174R.
Trend SS 23
Nell’estate 2023 spiccheranno giacche a vento e modelli Batwing con un look retrò Anni ’80. Per quanto riguarda le magliette, i modelli a quadri saranno meno richiesti e sostituiti da piccoli ripstop in stile Anni ’90 e nuove strutture più moderne. Anche nella divisione moda sarà data sempre più importanza al look tecnico, mentre il lucido sarà abbandonato preferendogli varianti di colore opaco e persino mélange.
Si nota inoltre una tendenza verso il workwear e il cargo, che stanno diventando sempre più prevalenti nel mondo dell’abbigliamento sportivo, unito all’uso di materiali riciclabili e monofibre. I tessuti per i capi da lavoro, in particolare, devono vantare alti valori di prestazioni tecniche quali durata, protezione dall’abrasione, resistenza allo strappo, elasticità, traspirabilità e confort. Il workwear è e continuerà a essere ripensato, con una parte dei materiali per l’estate 2023 che convince per leggerezza e sensazione di morbidezza, nonché fashion style.
La categoria lifestyle affascinerà con una straordinaria palette di colori e l’impiego di fibre naturali per leggeri modelli estivi e da mezza stagione.
Sostanze naturali
Finiture a base biologica, processi di tintura sostenibili, tessuti innovativi e fibre vegetali: il trend d’impiego di tessuti di origine naturale è chiaramente evidente.
Le finiture a base biologica di sostanze naturali come l’olio di argan, l’olio di ricino, le alghe, la cannella o i semi di girasole garantiscono un buon trasporto dell’umidità e una rapida asciugatura. Il cocco e i semi di lino offrono dei vantaggi anti-odore al contrario di metalli o argento che invece non vengono più utilizzati.
Viene inoltre segnalata una vasta selezione di bio-nylon, alcuni riciclati e altri addirittura biodegradabili. L’uso di microplastiche viene totalmente eliminata così come dell’elastan, dato che ostacola il processo di riciclaggio.
Alternative sostenibili ai PFC
In vista dell’imminente divieto sull’uso dei fluorocarburi nel 2025, molti marchi sono già alla ricerca di opzioni valide da sostituirgli. Un’attenzione particolare viene concentrata su una colonna d’acqua sufficientemente alta da non perdere alcuna qualità funzionale (nonostante i frequenti lavaggi) e la piacevole sensazione al tatto.
Alcune strutture impreziosiscono le funzioni dei tessuti senza alcun trattamento chimico, come Tran-Textil che ne utilizza una 3D a base di fibre fatta di poliuretano high-tech, che unisce prestazioni tecniche e comfort con una pretesa green. Un’altra importante variante è la membrana nanoporosa in poliolefina, che contiene solo carbonio e idrogeno. È priva di PTFE e PFC e non richiede solventi nella sua produzione.
A tutto ciò si aggiunge un uso molto meno dannoso del polipropilene. Rispetto ad altri materiali sintetici, nella sua forma base questo materiale sintetico – ampiamente impiegato – non rilascia nessuna sostanza nociva per la salute dell’uomo o per l’ambiente durante il suo utilizzo e la sua decomposizione. Inoltre, non contiene agenti “discutibili” nella maggior parte delle applicazioni.