Dopo il gran finale del Tour of the Alps e a pochi giorni dal passaggio del Giro d’Italia che vivrà a Sega di Ala una delle giornate più impegnative, fervono i preparativi per i campionati europei di ciclismo su strada in programma dall’8 al 12 settembre 2021 a Trento.

Sarà questo il piatto forte della stagione ciclistica in Trentino, che ospita la massima rassegna continentale dopo la rinuncia nel 2020 a causa della situazione pandemica.

Un momento di rilancio e di ripartenza per tutto il territorio, come conferma anche il neopresidente della UEC (Union Européenne de Cyclisme) Enrico Della Casa, che ha affermato: “Il circuito degli europei di Trento è molto bello, non è impossibile ma comunque impegnativo. Nella gara élite, la prima parte, con il passaggio sul Monte Bondone e la Valle dei Laghi, risulterà altamente spettacolare. Penso che sarà una grande edizione dei campionati europei, anche perché le nazionali hanno voglia di correre e di ben figurare”.

Enrico Della Casa

Il rilancio del campionato europeo

Da quando, nel 2016, la UEC ha inserito nel programma della manifestazione la categoria élite, la manifestazione ha acquisito una forza mediatica e un prestigio sempre maggiori. L’albo d’oro presenta vincitori di grande prestigio come Peter Sagan, Alexander Kristoff, Matteo Trentin, Elia Viviani e nel 2020 Giacomo Nizzolo.

Giacomo Nizzolo

Della Casa ha aggiunto: “Con l’inserimento delle competizioni élite, i campionati europei sono cresciuti tantissimo. Ha inciso molto il nostro rapporto con Eurovisione che ha distribuito l’evento in tutta il Continente. Finora, abbiamo privilegiato dei circuiti cittadini non propriamente adatti agli scalatori: per questa ragione, negli ultimi anni hanno primeggiato dei corridori dotati di spunto veloce. La scelta nasce anche dall’esigenza di proteggere le categorie juniores con circuiti non troppo impegnativi e soprattutto le nazionali meno attrezzate, per consentire ai loro atleti di crescere rimanendo in gruppo il più a lungo possibile”.

La sfida organizzativa

Sulla sfida logistica che dovrà essere affrontata per la gestione dell’emergenza Covid-19 Della Casa ha aggiunto: “Il più importante aspetto organizzativo sarà la creazione delle bolle tecniche per la gestione dell’emergenza Covidma so che le competizioni in Italia rappresentano già una garanzia sul tema. Il primo test è stato fatto a Imola lo scorso anno per i Campionati del Mondo, ma anche le prime competizioni del 2021 sono state gestite molto bene dal punto di vista sanitario, compreso il recente Tour of the Alps. Rispetto all’anno scorso vedo molta più attenzione e disciplina tra le squadre sul tema Covid: tutti indossano la mascherina, ci si lava spesso le mani e si rispettano le distanze. In particolare, all’arrivo del Tour of the Alps a Riva del Garda ho riscontrato particolare rispetto per le normative da parte di atleti e addetti ai lavori”.

Sulla sicurezza lungo il percorso il presidente ha affermato: “E’ necessario prestare attenzione anche alla sicurezza degli atleti. Per questa ragione, abbiamo organizzato un sopralluogo con il CPA (Cyclistes Professionnels Associés) presieduto da Gianni Bugno e faremo molta attenzione a questo aspetto”.

Una vetrina per il Trentino

Dopo una stagione turistica invernale complessa a causa delle limitazioni, il Trentino punta forte sulla stagione estiva, di cui i campionati europei sono il fiore all’occhiello insieme ai campionati del mondo di mtb in Val di Sole. Grazie alla copertura televisiva di Eurovisione, la rassegna continentale in Trentino sarà visibile in 71 Paesi, con la previsione di superare i 14 milioni di telespettatori registrati nel 2020.

Il Trentino darà tanto ai campionati europei perché è una terra di grandi campioni, con una grandissima esperienza nel mondo del ciclismo. Ci sarà molto interesse da parte dei partecipanti nello scoprire un territorio affascinante come il Trentino. Credo che gli europei saranno una splendida cartolina per tutto il territorio dopo una stagione invernale complessa” ha concluso Dalla Casa.