
Dopo la proiezione in anteprima per pochi ospiti a Mantova lo scorso dicembre, sarà presentato in primavera a Milano il film-documentario su Learco Guerra, uno dei campioni più apprezzati e meno raccontati del ciclismo.
Storie, aneddoti e immagini per riscoprire il primo atleta a vestire la maglia rosa al Giro d’Italia, passato alla leggenda come “la Locomotiva umana”.
Un’atleta da riscoprire
Un uomo di pianura nato in riva al Po, diventato corridore dopo una gioventù da muratore, raggiunge la popolarità internazionale vincendo il titolo di campione del mondo nel 1931 a Copenaghen.
Un palmares ricchissimo con sette campionati italiani, un Giro d’Italia, una Milano-Sanremo, il Lombardia e tutte le classiche. Ciò che è mancata in una carriera sempre al vertice è stata solamente la vittoria nel Tour de France (due volte secondo nelle partecipazioni 1930/1933), per affiancare Fausto Coppi e Felice Gimondi, unici ciclisti italiani ad aver vinto mondiale, Giro, Tour e campionato italiano.
Nel film sono presenti le interviste ad Alessandra De Stefano, Davide Cassani, Mario Cipollini, Francesco Moser (il fratello Aldo aveva corso nelle squadre di Learco) e soprattutto i ricordi del pupillo Vittorio Adorni, ultimo tra i campioni scoperti e guidati nella sua seconda vita da direttore sportivo. La voce fuori campo di Gianni Brera e i “giornalisti poeti” Claudio Gregori e Marco Pastonesi raccontano le gesta del campione mantovano. Questi ultimi stanno inoltre scrivendo, con la supervisione di Gino Cervi, il nuovo libro sulle gesta del fuoriclasse mantovano, che verrà presentato in autunno.
La regia dell’evento milanese sarà di Franco Ascani, Presidente della FICTS (Fédération Internationale Cinéma Télévision Sportif), già membro CIO e attualmente docente alle Università Bicocca, Cattolica e dei Corsi Formazione Alto Livello del CONI.
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