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Sabato 8 settembre è stata sicuramente una di quelle giornate da incorniciare per il ciclismo. Due grandi eventi hanno animato la giornata, il primo è un appuntamento fisso dell’autunno, la Monumento che chiude il ciclo 2022 di queste grandi corse di un giorno, la Classica delle Foglie Morte, più propriamente conosciuta come Il Lombardia. Vincitore, un po’ aspettato un po’ no, Tadej Pogačar , che bissa il successo dello scorso anno. La grande corsa con partenza da Bergamo e arrivo a Como, però quest’anno è passata un po’ in secondo piano per via di un impresa che ha catalizzato i discorsi e risvegliato gli animi degli appassionati, soprattutto di quelli italiani. Parliamo della grande impresa di Filippo Ganna, che sulla pista del Tissot Velodrome di Grenchen, ha stabilito il nuovo record dell’ora con 56,792 km.

Nessuno mai come lui ha percorso così tanta strada in un ora su una bicicletta. L’impresa ha del clamoroso, anche perché il precedente primato, stabilito ad agosto, apparteneva al britannico Dan Bigham con 55,548 km, più di un chilometro e 200 metri in meno.

Mi sarebbe bastato battere il record di Bingham anche solo di un metro, ma il risultato è oltre ogni aspettativa, proprio non è male“. Così si esprime l’azzurro Filippo Ganna, in forze al Team Ineos dopo aver stabilito il record dell’ora in Svizzera. “Quando mancavano 5 minuti alla fine non ne avevo più, le gambe soffrivano tantissimo e non ne avevo più per arrivare a 57 chilometri. Magari lo potrò rifare in un altro momento della stagione e non in finale di una annata dura, ma ora dobbiamo solo festeggiare tutti insieme“, ovviamente Filippo, al termine della sua impresa, si è confermato un’atleta dalla grande generosità, non dimenticandosi di salutare e ringraziare il pubblico e lo staff per il grande supporto.

Davanti a un’ impresa simile c’è sicuramente l’atleta, che mette tutto sé stesso per provare a entrare nella storia, ma dietro c’è il lavoro di decine di persone e di aziende che danno il meglio con i loro prodotti perché esso possa beneficiare dei migliori materiali. Il marginal gain in un’impresa di questo tipo è fondamentale, ed è una sfida che si scrive a “colpi” di gambe, ma anche di tecnologia espressa dal massimo della ricerca. In questo le aziende coinvolte hanno profuso il massimo sforzo, soprattutto la triade italiana, più l’azienda belga che ha sviluppato un apposito body, che hanno supportato Filippo.

La bici – Pinarello Bolide F HR 3D

La prima bicicletta ad alte prestazioni stampata in 3D. Progettata appositamente per permettere a Filippo Ganna di ottenere il massimo e puntare al record dell’ora. Questa bicicletta unisce i concetti di forza, rigidità e vantaggi aerodinamici con un metodo di produzione che permette un controllo delle geometrie preciso al millimetro. Per arrivare al miglior risultato possibile, il team di progettisti di Pinarello ha lavorato a stretto contatto con Top Ganna e la sua squadra, la Ineos Grenadiers. Del risultato di questo intenso lavoro di ricerca e sviluppo, secondo il costruttore veneto, beneficerà tutta la futura gamma, sempre ai massimi livelli per quanto riguarda la tecnologia applicata al settore ciclo. La stampa 3D in metallo è stata sperimentata per la prima volta nel ciclismo a livello mondiale da Pinarello nel 2015, quando il manubrio della bici da Record dell’ora UCI è stato impugnato da Bradley Wiggins per una distanza record e ora ha interessato l’intero telaio, ciò ha permesso di lavorare su aspetti come la resistenza all’aria generata dal tubo verticale e reggisella, che contano per quasi il 40% della resistenza totale del telaio e della forcella. I ricercatori hanno scoperto che i tubercoli (le sporgenze nella parte anteriore delle pinne) contribuiscono in modo significativo a questa abilità. Studiando queste forme applicate alle biciclette, sono riusciti quindi a scoprire che piccole creste possono minimizzare questo effetto di separazione e ridurre la resistenza aerodinamica, generando vortici di corrente nelle depressioni tra le protuberanze, facendo sì che il flusso dietro i “beccucci” rimanga il più aderente possibile.

Le scarpe – Northwave Extreme Pro 2

Il prestigioso traguardo del record dell’ora è stato raggiunto grazie a talento e determinazione, ma in uno sport come il ciclismo anche l’incessante ricerca e lo sviluppo dei materiali contano. Northwave da anni lavora fianco a fianco con Filippo perseguendo la stessa grande sfida volta al costante automiglioramento. Le Extreme Pro 2, ai piedi dell’atleta nei 60 minuti più epici della sua carriera, entrano di diritto nella storia del ciclismo. Northwave è consapevole che per lottare contro il tempo ogni watt è fondamentale ed Extreme Pro 2 permettono all’atleta di poter contare su un prodotto che lo aiuti a esprimere il massimo della sua potenza. Una scarpa robusta e affidabile, con la suola Powershape Carbon 15 realizzata interamente in fibra di carbonio unidirezionale con indice di rigidità 15 e sistema Powershape, una suola che fornisce supporto all’arco plantare e un completo trasferimento di potenza al pedale. La chiusura SLW3, bi-zona abbinata alla chiusura overlap, regala una sensazione di fit perfetto al piede e permette all’atleta di sentirsi un tutt’uno con la bicicletta.

Il casco – Kask Bambino con visiera Aero Pro

Il trionfo di Filippo Ganna è il frutto di un lavoro di squadra compiuto intorno all’atleta dallo staff del team Ineos Grenadiers, e tra i protagonisti che hanno contribuito a questo straordinario successo ci sono anche il casco Bambino Pro Evo e la nuova visiera Kask Aero Pro, che ha permesso a Top Ganna di ridurre ancor di più la resistenza aerodinamica durante il suo tentativo di record dell’ora. Il casco Bambino Pro Evo si distingue per un design innovativo a coda lunga, sei fori di aerazione nella parte frontale che offrono freschezza e comodità, oltre a un’imbottitura dello spessore di cinque millimetri che consente una dissipazione molto rapida dell’umidità, ideale per le gare più intense. Lo sviluppo della nuova visiera Aero Pro è partito da studi approfonditi di fluidodinamica computazionale, che hanno visto i tecnici Kask realizzare numerosi test in galleria del vento in collaborazione con il team Ineos Grenadiers per poi consegnare il prodotto allo staff per le successive prove sul campo. La complessità del progetto di questa nuova visiera si è avuta nella combinazione del materiale impiegato, il policarbonato, che ha permesso l’adozione della forma desiderata dai tecnici, senza per questo inficiare la sua classe ottica.

Il Body – Bioracer AeroSuit

Il body che ha indossato Filippo per battere il record dell’ora è un time-trial AeroSuit di terza generazione. Dalle olimpiadi del 2012 di Londra, è nato il progetto “Speedwear Concept” con l’obiettivo di migliorare le prestazioni dell’abbigliamento da Cronometro e da Pista. In questi 10 anni questi body sono stati testati, innovati e ottimizzati per i migliori corridori olimpici e mondiali. La tuta da cronometro di terza generazione viene testata nella galleria del vento BikeValley a Beringen, è un prodotto fatto su misura in posizione da gara, grazie all’utilizzo di tessuto elastico in quattro direzioni il body diventa morbido e liscio intorno al corpo rendendolo comodo e performante. Un mix di tessuti e trame aiuta inoltre a ottimizzare il flusso dell’aria intorno al corpo e durante i test in galleria del vento su dei cilindri, le differenze tra le varie trame dei tessuti sono state del 70%. Il body è compressivo intorno alle gambe, aiutando Filippo a mantenere la sua forzacostante per tutta l’ora mentre al posto delle tradizionali cuciture, Bioracer ha usato delle nastrature in modo da eliminare tutti gli svantaggi aerodinamici delle cuciture tradizionali.