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parlamento europeo sessione plenaria 2023

Giovedì 16 febbraio il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che invita la Commissione a sviluppare una strategia ciclistica comunitaria e a studiare un piano per raddoppiare il numero di chilometri percorsi in bicicletta in Europa entro il 2030. Il voto segna il riconoscimento del ciclismo come modalità di trasporto a tutti gli effetti e, ma anche come risorsa industriale chiave per raggiungere gli obiettivi climatici a lungo termine.

La risoluzione, che deriva dalla proposta portata avanti dalla commissione Trasporti e Turismo, delinea un piano d’azione in 17 punti per aumentare le infrastrutture per le biciclette, sviluppare la produzione di biciclette, componenti e batterie e portare a due milioni i posti di lavoro nell’intera industria ciclistica, che oggi impiega già un milione di persone nel continente.

Nell’accogliere con favore l’appello per una strategia ciclistica dell’UE, ECF, CIE, CONEBI ed EBMA sollecitano la Commissione europea ad agire rapidamente in base all’ampio elenco di raccomandazioni politiche stabilito dal Parlamento europeo.

L’industria ciclistica, inoltre, si augura che i governi nazionali possano intraprendere ulteriori azioni come la riduzione delle aliquote IVA e l’aumento delle iniziative per promuovere l’uso della bicicletta.

Nello specifico, la risoluzione propone di adottare alcune misure come:

– l’aumento significativo degli investimenti in infrastrutture ciclabili sicure e separate e l’integrazione della bicicletta nelle infrastrutture urbane;

– la maggiore considerazione della bicicletta quando si costruiscono o si aggiornano le reti di trasporto;

– l’inclusione dell’industria del ciclismo nella strategia industriale dell’UE;

– il sostegno a una produzione di biciclette e componenti “Made in Europe”;

– la creazione di ulteriori posti di lavoro nel settore;

– una maggiore accessibilità (anche a livello di prezzo al pubblico) delle biciclette;

– l’accelerazione dello sviluppo della rete EuroVelo, la rete europea di piste ciclabili, e dei suoi 17 percorsi;

– la predisposizione dei luoghi di lavoro ad accogliere le biciclette di chi le usa per raggiungerli;

– l’aumento di parcheggi sicuri per le bici e delle capacità di ricarica per le eBike;

– la designazione del 2024 come l’anno europeo del ciclismo.

Bisogna sottolineare, in ogni caso, che la risoluzione del Parlamento europeo è giuridicamente non vincolante. Si tratta comunque di un documento chiave per definire le future priorità politiche e decisioni per le quali il Parlamento può ritenere responsabile la Commissione europea.

Le reazioni

“Andare in bicicletta porta tanti benefici: salute migliore, meno congestione, città più vivibili e così via”, ha dichiarato l’eurodeputata Karima Delli, promotrice della risoluzione in commissione. “Tuttavia, fino ad ora, ci mancava dalle istituzioni dell’UE un segnale forte che riconoscesse il ruolo centrale del ciclismo nelle nostre società”.

“Dal punto di vista dell’industria, questa è l’approvazione più completa dell’importanza del nostro settore che abbiamo mai ricevuto dalle istituzioni dell’UE”, ha aggiunto Kevin Mayne, ceo di Cycling Industries Europe.

“Applaudiamo l’intero Parlamento europeo per aver adottato una strategia ciclistica dell’UE che può sbloccare il potenziale della bicicletta per consentire a più persone di andare in bicicletta – e di pedalare in modo più sicuro – in tutta Europa”, ha dichiarato Jill Warren, ceo della Federazione europea dei ciclisti.

“Questo è un appello storico per l’ulteriore crescita dell’intero settore e un chiaro riconoscimento del suo ruolo centrale nella strategia industriale della mobilità nell’Unione Europea”, ha dichiarato Manuel Marsilio, general manager di CONEBI (Confederazione dell’industria europea ciclistica)

Il presidente di Confindustria ANCMA, Paolo Magri, ha sottolineato il “buon esisto di un lavoro condotto anche grazie alla preziosa azione dell’associazione europea CONEBI”.

“Quello del Parlamento europeo è un atto forte, che costituisce l’inizio di un percorso di dialogo anche con il governo nazionale, che ci auguriamo concreto e proficuo, soprattutto per il nostro Paese che, con oltre il 20%, detiene saldamente il primo posto nell’Eurozona per produzione”.

Credits: European Union 2023