
In Bici Veritas nasce dall’unione di due passioni: quella per l’enogastronomia e quella più antica per le due ruote. Una diversificazione della vendita che sembra funzionare bene, poiché i ciclisti prestano molta attenzione alla qualità, anche quando si tratta di cibo e vino
La storia del negozio di Castelletto sopra Ticino (NO) nasce negli Anni ’80, quando Stefano Varsalona, appassionato ciclista, apre la sua bottega ad Angera improntata soprattutto sul lavoro di officina. In Bici Veritas nasce dall’eredità di Cicli Varsalona e dall’evoluzione che ha avuto in oltre quarant’anni di storia, unendo la passione di due generazioni. Pur essendo sempre Stefano alle redini di una realtà che oggi si sviluppa in oltre 1500 mq, la vendita è stata diversificata grazie al figlio Manuel, che ha impreziosito lo spazio con un’enoteca, “un piccolo scrigno che illumina il negozio di bici, lo riscalda e fa sorridere chi se lo ritrova davanti”. Niente di strano per questa impresa a conduzione familiare così abituata ai cambiamenti. Del resto, per molti anni il negozio è stato anche un multisport. Con l’apertura di un Decathlon nel 2014, i Varsalona hanno deciso di tornare alle origini e vendere solo bici. Fino alla pandemia, quando Manuel, fresco di laurea in scienze gastronomiche, ha deciso di dare una forma a questa passione ritagliandosi uno spazio nel negozio, vendendo prodotti di alta qualità, anche motivato dal fatto che in quel periodo (2020), il settore della ristorazione si era fermato.
Contro ogni aspettativa, le due realtà insieme oggi funzionano molto bene, poiché il cliente non è solo un ciclista che ricerca la qualità nel mezzo, ma rivolge un’attenzione particolare anche a cibo e vino, soprattutto se questi provengono da aziende artigianali di nicchia. “Fin da piccolo ho sempre masticato di bici, poi ho iniziato ad assaggiare anche il mondo dell’enogastronomia e ne sono rimasto folgorato. Oggi mi occupo in prima persona sia del negozio che dell’enoteca”. In Bici Veritas oggi è una realtà molto grande, ma sempre portata avanti con professionalità e competenza dalla famiglia Varsalona, motivo per cui, entrando in questo ampio spazio, il cliente si sente ancora a casa.
L’INTERVISTA
Manuel Varsalona, titolare
Come si è evoluto il negozio dagli albori degli Anni ’80 a oggi?
Il negozio fin dalla sua nascita si è da subito concentrato sulle bici. In particolare, il business iniziale girava intorno all’officina. Nel 2000 ci siamo spostati da Angera a Castelletto sopra Ticino e abbiamo diversificato l’offerta aprendo un negozio multisport, che in questa zona funzionava abbastanza bene. Poi nel 2014 a un chilometro di distanza ha aperto Decathlon, così siamo tornati a concentrarci esclusivamente sulle bici. In seguito mi sono laureato in scienze gastronomiche, ma siccome il mondo della ristorazione nel 2020 si è fermato, ho dedicato il mio tempo al negozio, portando all’interno anche il mondo dell’enogastronomia.
Lo store racchiude le tue due passioni, l’enogastronomia e la bici. Come convivono insieme?
Il negozio è il fulcro di tutto, è un’attività a gestione familiare. Siamo io e i miei genitori e quindi è un po’ come entrare “a casa”, anche perché siamo sempre stati qui da 23 anni. Intanto lo spazio dedicato al vino e al food non disturba quello riservato alle bici grazie all’ampia superficie a disposizione. L’attività sportiva non si coniuga troppo con quella del vino, però ho scoperto che ciò che accomuna queste due attività è che chi pratica sport e viene qui ad acquistare è portato a ricercare la qualità. Noi trattiamo marchi di food e vino di aziende di nicchia e artigianali, quindi spesso succede che il cliente esca dal negozio con entrambi i prodotti.
Com’è strutturato lo store? Quanti metri quadri sono dedicati alla vendita di bici, quanti all’enogastronomia, quanti ai servizi?
I metri quadri totali dell’enoteca sono circa 200, mentre lo spazio dedicato alla vendita e all’esposizione delle bici è di 1300 mq. L’officina occupa un centinaio di mq mentre alla messa in sella e alla biomeccanica sono dedicati 70 mq. Inoltre abbiamo un grande parcheggio esterno di 1500 mq, che spesso viene anche adibito per la prova delle bici.
Il cliente che entra in negozio è cambiato dalla pandemia? Se sì, in cosa?
Sì, il cliente è cambiato, non è più solo un appassionato sportivo. Negli ultimi due anni c’è stato un vero e proprio boom del gravel e della pedalata assistita, poiché il Covid ha aperto il ventaglio di utilizzo e di utenza. Nella pandemia era consentito andare in bici, quindi tante persone hanno scoperto che pedalare è bello. Il cliente non cerca più la performance o il modello top di gamma, ma un mezzo che gli consenta di passare del tempo di qualità, magari in natura. Se prima vendevo otto muscolari e due bici elettriche (per esempio), ora il rapporto si è invertito e le muscolari che vendo sono comunque gravel.
Quando avete introdotto le bici elettriche in negozio e quanto hanno inciso in percentuale le vendite sul fatturato 2022?
Il fatturato delle bici elettriche incide per il 65/70% sul totale. Le ha introdotte mio padre già alla fine degli Anni ’90 e, anche se nei primi anni non vendevano, ora hanno un’incidenza molto rilevante. È un prodotto sul quale abbiamo iniziato seriamente a puntare a partire dal 2018.
Gli ultimi due anni sono stati molto particolari per la bike industry. Come sono cambiati i rapporti con i brand (se sono cambiati) e quali sono i marchi con i quali lavorate meglio?
Nel 2020 abbiamo duplicato il fatturato e questo ci ha dato la possibilità di introdurre nuovi brand. Il nostro marchio principale è Cannondale, poi abbiamo Giant, Bianchi, Wilier Triestina, Torpado e Speedcross. I rapporti direi che non sono cambiati, ci troviamo bene un po’ con tutti. Abbiamo avuto problemi nelle consegne a causa dei ritardi della produzione, ma lavorando molto con Cannondale, che non è vincolata dalla produzione asiatica, siamo riusciti comunque ad avere prodotti.
Quanto incide l’attività dell’officina sul fatturato?
Il 15% del fatturato è dell’officina. La parte dell’elettrico la gestisco io. Lavoriamo con i motori di Bosch e Shimano e ora che abbiamo introdotto Giant farò un ulteriore corso di aggiornamento.
Quali sono i vostri punti di forza e quali invece gli aspetti da migliorare?
Tra i punti di forza c’è sicuramente la grandezza del negozio, la parte vendita di 1500 mq con più di 700 bici in esposizione. Lo spazio ampio consente di avere anche ogni sorta di accessorio. Inoltre, facciamo il servizio di biomeccanica e messa in sella contestualmente con la vendita della bici. L’enoteca è un altro punto di forza che dal punto di vista commerciale aiuta, perché è il settore con cui lavoriamo meglio quando ci sono periodi di magra con le bici. Infine, l’officina è gestita da mio padre. Lui fa questo lavoro da 40 anni e con l’esperienza riesce sicuramente a fare più cose in meno tempo. L’aspetto da migliorare è sicuramente la tempistica e i tempi di attesa dei clienti. Lavorando solo in tre spesso gestire tutto risulta molto impegnativo.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Sicuramente assumeremo personale per poter far fronte alle richieste e per ottimizzare il servizio postvendita, in particolare per le bici. Vorrei avere inoltre più modelli di alta gamma e ampliare l’enoteca, introducendo anche il servizio di mescita.
SCHEDA NEGOZIO
NOME NEGOZIO:
In Bici Veritas
- INDIRIZZO: Via Sempione, 36, 28053 Castelletto sopra Ticino (NO)
- TELEFONO: 0331.914025 MAIL: inbiciveritas@gmail.com
- SITO: inbiciveritas.it
- FACEBOOK: facebook.com/inbiciveritas
- INSTAGRAM: instagram.com/inbiciveritas/
- NUMERO TITOLARI: 1
- NUMERO DIPENDENTI: 3
- GRANDEZZA NEGOZIO MQ: 1500 interno + 1500 esterno
- GRANDEZZA OFFICINA MQ: 70
- SERVIZI OFFERTI: biomeccanica, messa in sella, officina, assistenza post vendita
- MARCHI: Bianchi, Cannondale, Giant, GT Bicycles, Speedcross, Torpado, Wilier Triestina
- MARCHI EBIKE: Bianchi, Cannondale, Giant, GT Bicycles, Speedcross, Torpado, Wilier Triestina
- MARCHI ACCESSORI: Alé Cycling, Abus (caschi), BRN Bike Parts, Ciclo Promo, Crankbrothers, Northwave, Kask, Vittoria MARCHI COMPONENTI: Beltrami, Shimano, Sram
di Cristina Turini