
Analisi dettagliata della nostra inchiesta esclusiva sull’andamento del mercato bike 2022. Un anno contraddistinto da diverse difficoltà globali di approvvigionamento, inflazione e incertezza economica che hanno coinvolto l’intera filiera produttiva con problemi anche sulla logistica. Un quadro non semplice, in cui però rimane alta la domanda in un settore con sempre più appassionati
All’inizio di questo nuovo anno, come da tradizione, è tornata la “La Carica dei 101”, uno dei contenuti più attesi da tutti i nostri lettori (disponibile qui nei numeri 01, 02 e 03 del 2023). Divenuta ormai marchio di fabbrica di MagNet, l’inchiesta esclusiva ospita ben 101 interviste a una selezione di retailer italiani, anello fondamentale della filiera distributiva.
Sul piatto, come sempre, oltre alle amate (e temute) classifiche dei brand più venduti, tanti temi caldi e interessanti. Come il bilancio dell’annata appena conclusa e le prospettive per quella in arrivo. Importanti spunti di riflessione quindi per tutti gli operatori del settore. In queste pagine riportiamo quanto emerso da una nostra analisi e rielaborazione dei dati, frutto, per l’appunto delle 101 interviste a bike store presenti sul territorio italiano.
Nello specifico: 72 del Nord Italia, 16 del Centro e 13 del Sud e Isole.
Nel 2022 quale è stato l’andamento delle vendite dei negozi bike rispetto all’anno precedente?
Ai 101 negozi intervistati abbiamo chiesto un bilancio a tutto campo dell’anno passato. Rispetto all’andamento del mercato nel 2021, il 29% ha dichiarato di aver chiuso l’anno in crescita, il 46% in calo, il 23% stabile, mentre il 3% non l’ha segnalato. Dai dati raccolti emerge il quadro di un mercato abbastanza spaccato. La domanda, come nel 2020 e nel 2021, è rimasta alta soprattutto in alcune fasce di prodotto (eBike e gravel). A differenza però del 2021, dove era mancata la componentistica nell’intera filiera, l’ultimo anno è stato caratterizzato da tante situazioni che hanno influenzato negativamente la bike industry.
Le cause di questa frenata sono molteplici. A partire dall’onda lunga degli incentivi che dopo una prima fase di “boost” hanno inesorabilmente rallentato il mercato, passando per il complesso cambiamento di paradigma globale, che non ha risparmiato il settore ciclo: problemi di approvvigionamento, aumento dei costi, mancanza di prodotto e incertezze legate al contesto geopolitico.
Quale è la percentuale di crescita o calo dei negozianti che l’hanno indicata?
Secondo diversi negozianti intervistati, il 2020 e il 2021 sono stati caratterizzati da un mercato “drogato” dai bonus incentivi e dalla necessità-bisogno di distanziamento fisico. I nuovi utenti che si sono approcciati alla bici nell’ultimo biennio comunque sono rimasti attivi anche nel 2022, elemento riscontrabile dai buoni numeri registrati dalle riparazioni nelle officine. È chiaro come si sia oramai sgonfiata la bolla di vendite passata alla storia con il nome di “bike boom”.
Nata nel contesto dei lockdown e dei bonus fiscali, quando le persone hanno deciso di acquistare una nuova bici, ha lasciato molti strascichi e fatto emergere criticità derivate da problematiche a livello di supply chain e reperibilità dei prodotti. Tra queste la ridotta capacità di programmazione, forse un’eccessiva cautela, l’aumento esponenziale dei prezzi di listino e la difficoltà di adattare la produzione dei grossi gruppi industriali. Di tutto quel periodo però sono rimasti anche molti aspetti positivi. Parliamo soprattutto di una crescita generalizzata dell’affezione al mondo della bici da parte del pubblico, con conseguente salto in avanti della cultura e del numero dei ciclisti.
Avete un e-commerce o vi appoggiate a piattaforme terze?
Dei 101 negozi intervistati, il 47% ha un e-commerce o usufruisce di piattaforme terze, mentre il 53% non possiede ancora un canale di vendita digitale. Anche se l’online ha avuto un’ulteriore crescita (nel 2021 erano il 40,5% i retailer che ne usufruivano), risulta essere uno strumento complementare e non sostitutivo rispetto ai negozi fisici.
Quale è stato il marchio rivelazione 2022?
Nel corso della nostra inchiesta abbiamo chiesto ai negozianti di indicarci il brand rivelazione del 2022. Orbea e Trek sono in prima posizione secondo i retailer intervistati, seguiti da Colnago, Factor e Olympia.
Quale è stato il voto complessivo del 2022 da 1 a 10?
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