
Conebi, l’associazione che riunisce le aziende europee legate al settore ciclo, è stata scelta dalla Commissione Europea come co-presidente nella tavola rotonda che gestirà il percorso di transizione alla mobilità dell’UE e si occuperà di discutere della competitività della bike industry del continente e di sostenerne la crescita.
Le altre questioni chiave di cui si parlerà saranno il rafforzamento della produzione e della ricerca e sviluppo in Europa, il futuro delle normative sulle biciclette elettriche, l’importanza di un ecosistema di batterie adeguatamente sviluppato e il ruolo dell’UE e dei governi nazionali nel supportare il settore.
L’annuncio riguardante Conebi arriva dopo una recente risoluzione approvata dal Parlamento europeo riguardante la mobilità leggera in Europa, che aveva richiamato l’attenzione sugli Stati membri e sulla Commissione Europea nel lavorare insieme a una strategia comune per l’industria del ciclo.
Nello specifico, la risoluzione proponeva di adottare alcune misure come:
– l’aumento significativo degli investimenti in infrastrutture ciclabili sicure e separate e l’integrazione della bicicletta nelle infrastrutture urbane;
– la maggiore considerazione della bicicletta quando si costruiscono o si aggiornano le reti di trasporto;
– l’inclusione dell’industria del ciclismo nella strategia industriale dell’UE;
– il sostegno a una produzione di biciclette e componenti “Made in Europe”;
– la creazione di ulteriori posti di lavoro nel settore;
– una maggiore accessibilità (anche a livello di prezzo al pubblico) delle biciclette;
– l’accelerazione dello sviluppo della rete EuroVelo, la rete europea di piste ciclabili, e dei suoi 17 percorsi;
– la predisposizione dei luoghi di lavoro ad accogliere le biciclette di chi le usa per raggiungerli;
– l’aumento di parcheggi sicuri per le bici e delle capacità di ricarica per le eBike;
– la designazione del 2024 come l’anno europeo del ciclismo.
Il processo legato allo EU Mobility Transition Pathway, inoltre, porterà alla pubblicazione di un report nella seconda parte del 2023, che farà il punto sul dialogo aperto tra aprile e maggio e aprirà la strada per il futuro su come rilanciare gli investimenti nella transizione verde e digitale in Europa.
Commenti