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Shimano ha rivisto al ribasso le sue previsioni per il 2023, dopo un calo del 13,3% nel fatturato durante il primo semestre che ha accelerato la contrazione già osservata nel primo trimestre.

Le vendite nel settore dei componenti hanno fatto segnare -17,7% nella prima metà dell’anno, mentre il totale netto delle vendite è calato del 13,3% passando dai 303 milioni a 263 milioni di yen. Il reddito operativo aziendale (Ebit) è calato ancora rispetto al primo trimestre, con una flessione del 33,4%.

Tra le maggiori problematiche citate da Shimano, l’azienda giapponese ha citato la prolungata guerra in Ucraina, gli aumenti dei tassi di interesse da parte delle banche centrali di vari Paesi per domare l’inflazione, l’incertezza finanziaria negli Stati Uniti e altri fattori che hanno esercitato una pressione al ribasso sull’economia globale. Analizzando le singole regioni del mondo, invece, Shimano ha segnalato come in Europa i tassi di inflazione si siano abbassati anche grazie al calo dei prezzi dell’energia, anche se la fiducia dei consumatori è iniziata a crescere lentamente.

Il mercato bici secondo Shimano

Secondo la società nipponica, sebbene la fase più vivace del mercato sia stata superata, l’interesse per le biciclette proseguirà sul lungo termine. D’altra parte, Shimano ha anche precisato come le scorte di mercato siano rimaste generalmente elevate, nonostante i continui aggiustamenti della domanda e dell’offerta.

Le vendite nette del segmento bici sono calate del 17,7% rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre l’Ebit del 39,5% attestandosi a 42 milioni di yen. In Europa, secondo Shimano, le vendite al dettaglio dei componenti sarebbero rimaste piuttosto basse anche a causa del meteo sfavorevole nel corso dell’ultima primavera. Il gruppo ha sottolineato, inoltre, come ci sia una risposta più favorevole nei confronti dei prodotti di alta fascia e di componenti legati alle eBike