
Mai come in questo settembre si torna a parlare di prodotti, specialmente inediti o rinnovati, a cavallo di due appuntamenti di riferimento per la bike industry italiana (e non solo). Il primo è Eurobike (21-25 giugno 2023), del quale vi raccontiamo nel report delle prossime pagine. Senza lesinare anche osservazioni e critiche costruttive, raccolte proprio da molte delle aziende presenti. Prima di tutto la durata è apparsa un po’ eccessiva. Certo, la fiera è stata divisa tra le tre giornate riservate agli operatori e le due al pubblico, ma ciò ha rappresentato un impegno notevole per le aziende e, come ben sappiamo e abbiamo più volte sottolineato, non sempre è facile e vincente mescolare il b2b con il b2c, seppur in momenti differenziati. Già al termine della prima edizione, inoltre, erano state sollevate perplessità – che non sembrano tuttavia essere state accolte dall’organizzazione – circa la dimensione e la dislocazione dei vari padiglioni.
Detto questo, dobbiamo sottolineare che la fiera di Francoforte mette comunque in cantiere un’altra edizione tutto sommato positiva, preceduta dal buon esordio del 2022 nella nuova città tedesca, dopo ben 29 anni sul lago di Costanza. A giudicare anche dai numeri, con 34 mila visitatori trade e 1.900 espositori. Dati non troppo dissimili da quelli dello scorso anno e che si avvicinano a quelli dell’Eurobike a Friedrichshafen pre Covid del 2019 (che aveva registrato quasi 40 mila ingressi). Da sottolineare comunque che la fiera sembra aver spostato un po’ più il suo baricentro verso il nord est, dando l’impressione di essere sempre più focalizzata verso il mercato tedesco e i fornitori di terze parti del Far East.
L’altro appuntamento molto atteso è invece 100% italiano: parliamo dell’Italian Bike Festival. Guarda caso, anch’esso per il secondo anno sarà ospitato dal circuito di Misano Adriatico, dopo quattro edizioni che si erano svolte dal 2018 al 2021 presso il Parco Fellini di Rimini. Una nuova collocazione che già nel 2022 aveva cancellato gli eventuali dubbi o perplessità sulla location, rivelandosi un’ottima e funzionale cornice per un evento di queste dimensioni e caratteristiche. Indoor e outdoor, insomma, sembrano continuare a convivere incarnando le due anime degli show dedicati al mondo bike. Con un unico comune denominatore: il prodotto. Che in fin dei conti è sempre la ragione principale per la quale il pubblico (sia trade sia consumer) è attratto. In particolare se può anche essere testato.
Considerazioni che potrebbero sembrare scontate o banali. Ma specialmente in un anno non facile come questo, anche allo scopo di trasmettere un rinnovato e necessario entusiasmo al mercato, è giusto e doveroso ribadire l’importanza da parte dei brand (e in seguito quindi anche da parte dei negozi) di proporre prodotti ben congegnati, posizionati, innovativi e funzionali ai mercati e target di riferimento. I quali ovviamente non sono statici ma mutevoli. Da qui l’esigenza di essere sempre “sul pezzo”, vivendo la scena bike da dentro, parlando e confrontandosi con i propri clienti (siano essi retailer, atleti o semplici amatori e appassionati). Senza rimanere, insomma, rinchiusi nelle proprie torri d’avorio o troppo ancorati alle scrivanie del proprio ufficio oltre che alle proprie certezze. Cosa non scontata per alcuni manager con un alto grado di supponenza inversamente proporzionale alla quantità di umiltà e buonsenso.
Detto questo e tornando all’argomento di cui sopra, richiamato anche dal titolo, il settore bike anche in un anno complicato come il 2023 non rinuncia a proporre interessanti novità. Molte delle quali le potrete trovare proprio sulle pagine di Bikefortrade, con alcuni focus dettagliati grazie alle nostre analisi e prove sul campo. È il caso delle eBike come la XXR Carbon di Brinke o come la Rampage di Fantic. Altri saranno in vetrina per la prima volta a Misano. Come nel caso della Lyke di Haibike, che conferma la tendenza delle case più attente all’innovazione verso il fenomeno delle eMtb leggere. Questa tipologia di prodotti segna definitivamente l’accettazione dell’elettrica anche da parte dei rider inizialmente più scettici e “puristi”. Proprio a loro sembrano essere dedicati questi modelli, che si guidano ormai quasi come una bici tradizionale.
Certo, il rinnovato focus sulle novità pare stridere con la situazione di mercato, con vendite in calo e un certo malcontento tra i negozianti e i produttori. Ma il tutto va contestualizzato e interpretato non solo sulla base della situazione contingente, di certo negativa. Bensì in un’ottica di medio e lungo termine. Nella quale il mercato bici dovrebbe in prospettiva recuperare con vigore la sua spinta propulsiva, in particolare grazie a tre fattori principali che lo caratterizzeranno sempre di più: lifestyle, turismo, ciclo-logistica (leggi alla voce cargo bike). A sottolinearlo nell’esclusiva e interessante intervista rilasciata a Bikefortrade è anche il direttore generale di Conebi, Manuel Marsilio. Il quale, tra le altre cose, rivela con una certa dose di soddisfazione come molti forecast e studi di settore dimostrino che, sempre più, la seconda “auto” in famiglia tenda a essere… un’eBike.
Benedetto Sironi
benedetto.sironi@mag-net.it
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