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La partnership tra BMC e Red Bull Advanced Technologies (RBAT) si rafforza con il lancio della nuovissima Teammachine R, che fa seguito alla recente Speedmachine e si inserisce nelle bici top di gamma del gruppo elvetico.

Una partnership strategica di lungo termine, che ha visto la condivisione di competenze ingegneristiche, simulazioni strutturali dei materiali, analisi fluidodinamiche computazionali e test in galleria del vento. Le due aziende hanno inoltre anche adottato e applicato delle ricerche provenienti dalla Formula 1, in cui Red Bull è protagonista con la squadra campione del mondo in carica.

L’obiettivo di BMC era quello di cercare un equilibrio ottimale tra aerodinamica e trasferimento di potenza, in modo da produrre una bicicletta da corsa di livello assoluto. Il trasferimento di potenza, in particolare, sarebbe il più efficiente in assoluto che BMC abbia mai sviluppato finora, abbinata a una migliore precisione e maneggevolezza oltre che a una maggiore sicurezza in gara.

‘R’ sta per Racing

BMC ha preso la sua bici più performante, la Teammachine SLR, e ha lanciato una sfida in collaborazione con RBAT per creare una bici che combinasse nella maniera ideale peso, aerodinamica e trasferimento di potenza. La Teammachine R è pensata per essere usata su qualsiasi terreno.

Il telaio pesa 910 grammi, mentre la forcella 345, per un totale di 7 kg con taglia 54 e una bici che punta a restituire una sensazione di pura leggerezza e reattività. Lo spazio interno della forcella è stato aumentato per consentire all’aria turbolenta, che entra quando si producono alte velocità, di essere allontanata dal telaio e ridurre lo stallo aerodinamico.

Il design rivisto del movimento centrale, inoltre, garantisce a sua volta maggiore aerodinamicità e riduce la distanza tra il telaio e la ruota posteriore, contribuendo a mantenere il flusso d’aria attaccato al cerchio anziché separato dalla ruota. Le forme principali dei tubi sono state completamente ridisegnate per ridurre l’esposizione frontale, pur mantenendo equilibrio tra rigidità e comfort.

“Unire l’approccio ingegneristico meticoloso della F1 con le conoscenze ciclistiche del BMC Impec Lab era quello che ci serviva per continuare a spingere i limiti e fare questo enorme passo avanti nelle prestazioni”, ha dichiarato Stefan Christ, responsabile ricerca e sviluppo di BMC.

“La collaborazione con BMC ci ha insegnato moltissimo sulle biciclette ed è stato affascinante vedere il risultato delle conoscenze condivise tra questi due settori”, ha aggiunto Rob Gray, direttore tecnico di RBAT.

“In questo progetto abbiamo aggiunto un numero maggiore di simulazioni CFD di condizioni diverse rispetto a quelle che si effettuano di solito. L’aggiunta di un maggior numero di punti da analizzare ci ha aiutato ad approfondire le aree in cui l’aumento delle prestazioni è fondamentale. Il risultato finale di Teammachine R è per noi motivo di grande orgoglio”.

Alla produzione di Teammachine R ha contribuito anche la Tudor Pro Cycling, una delle squadre della categoria Professional più interessanti nel panorama internazionale. “In Tudor Pro Cycling ci spingiamo sempre oltre i confini del possibile in termini di prestazioni”, ha dichiarato Raphael Meyer, ceo di Tudor Pro Cycling.

“Collaborare con un marchio innovativo come BMC, avere la possibilità di testare i prodotti nella loro fase di sviluppo e influenzarne il risultato è un vantaggio che apprezziamo particolarmente. I ciclisti che hanno avuto la possibilità di testare la nuova BMC Teammachine R e il nostro Innovation Team sono convinti delle sue prestazioni. Abbiamo già vinto due gare con questa bicicletta e siamo fiduciosi che ci aiuterà ad ottenere altre vittorie”.