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Nel terzo trimestre del 2023, le vendite nette di Thule sono aumentate dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dato che al netto delle fluttuazioni dei tassi di cambio si attesta sullo +0,8%. Il fatturato del gruppo svedese è stato influenzato soprattutto dai buoni risultati dei prodotti legati alla bici.

Secondo le analisi dell’azienda, il nuovo portabici Epos presentato nella scorsa primavera ha contribuito in maniera sostanziale a questa fase di crescita. I numeri più interessanti sono arrivati in Europa, dove le vendite sono aumentate del 19,1% rispetto al 2022. Al contrario, in America è stato registrato un calo del 13,7%, nonostante il trend positivo del settore bici.

Il ceo Mattias Ankarberg, subentrato di recente a Magnus Welander, ha sottolineato che la redditività dell’azienda tra luglio e settembre è stata paragonabile ai livelli pre-pandemia, nonostante gli alti costi da affrontare soprattutto in tema di sviluppo. Il reddito operativo, al netto delle fluttuazioni dei tassi di cambio, è aumentato di 5,2 punti percentuali.

“Questa crescita dovrebbe essere considerata nel contesto di un mercato in cui i rivenditori di bici hanno ridotto drasticamente i loro ordini, perché costretti a gestire dei magazzini pieni”, ha affermato Ankarberg.

Il ceo e presidente dell’azienda, inoltre, ha aggiunto che Thule è impegnata al momento in un’ambiziosa fase di sviluppo, in cui vi investe il 6,9% delle vendite totali. Il flusso di cassa pari a 838 milioni di corone svedesi (circa 71 milioni di euro) è stato il più alto mai fatto registrare in un singolo trimestre, che si aggiunge anche a un livello di magazzino in diminuzione.

Gli utili netti del trimestre sono aumentati del 90,3%, passando da 137 a 262 milioni di corone, anche se il dato cumulativo tra i periodi gennaio-settembre 2022 e gennaio-settembre 2023 rimane negativo (-16,7%).