
Il legame tra Santini e la città di Bergamo è sempre stato alla base della storia stessa del marchio. Un rapporto diventato ancor più saldo da quando il maglificio fondato nel 1965 da Pietro Santini si è spostato nella nuova sede in via Zanica, in una posizione strategica all’interno della città e in un’area molto più grande. Dai 1500 mq dell’edificio in via Lallio, l’azienda si è spostata in un impianto da quasi 8000 mq in cui trovano posto tutti i 58 anni di storia di Santini, la capacità di evolversi continuamente e di restare sempre al passo con i tempi.
Grazie al lavoro dell’architetto Marco Acerbis, noto per la sua collaborazione con il prestigioso studio londinese Foster+Partners, Santini ha ristrutturato e rigenerato un edificio di grande significato per la città, nato nel 1960 e utilizzato dalla Perofil. Alla base dell’intervento architettonico e di restauro, c’era l’obiettivo di coniugare le radici di questo luogo con la forza e il dinamismo che contraddistinguono Santini come azienda.
La capacità di coniugare architettura e design da parte di Acerbis si sono sposate al meglio con le idee e le necessità di Monica e Paola Santini, ceo e marketing manager dell’azienda fondata dal padre. La struttura, che Bikefortrade ha potuto visitare in un evento organizzato dall’azienda, è stata riprogettata e alleggerita per avere al suo interno più luce naturale possibile, con l’obiettivo ultimo di trovare un equilibrio tra la storia industriale della cultura architettonica italiana degli Anni ’60 e il presente di Santini. Un lavoro di sottrazione, come ha dichiarato lo stesso Acerbis durante la presentazione.
La sede, ecosostenibile grazie all’adozione di energie provenienti da fonti rinnovabili, è formata da due stabili immersi nel verde grazie alla presenza di un grande parco: nel primo fabbricato si trova la produzione, dove si producono fino a 7.000 capi al giorno (di cui l’85% esportati), mentre dall’ingresso principale si accede da due imponenti scalinate (con 21 gradini ciascuno, come le tappe dei Grandi Giri a cui Santini è intrinsecamente legato) agli uffici amministrativi.
Al pianterreno, invece, Santini fa emergere tutto il suo heritage, per un’esperienza immersiva che non potrà lasciare indifferente gli appassionati di ciclismo. Nell’ingresso, una parete è dominata da una carrellata storica delle maglie che hanno scandito lo scorrere del tempo della Rainbow Factory, da quelle diventate ormai oggetto di culto alle ultime Maglie Gialle del Tour de France, di cui Santini è partner ufficiale dal 2022.
Un edificio che inevitabilmente è anche un museo, per via dell’enorme archivio accumulato e dalla necessità di organizzarlo in qualche modo. Un’impresa non del tutto semplice, come ci ha confessato Paola Santini durante la giornata, ma che ha preso vita anche in uno showroom “multifunzionale” che ben riassume la tradizione e l’impegno di costante rinnovamento dell’azienda.
Da una parte, ci si tuffa nel passato con un arredo vintage e le maglie e i premi che hanno reso Santini uno dei marchi più influenti nel ciclismo. Dall’altra, il presente e il futuro delle collezioni, a cui seguono anche tre sale riunioni simbolicamente arredate con i colori rosa, arcobaleno, giallo e rosso, in onore del Giro d’Italia, dei campionati del mondo, del Tour de France e della Vuelta a Espana.
Sul prossimo numero di Bikefortrade potrete leggere l’intervista a Paola Santini.